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IL CLORO: CHE COS’È, LE VARIE TIPOLOGIE E COME SI USA IN PISCINA

Caratteristiche del cloro e concentrazione in piscina

Cloro e sue alternative
Cloro per piscine: cos'è e a cosa serve? Formati Cloro per Piscina Clorazione shock con Dicloro Clorazione con tricloro Quanto cloro deve esserci in piscina? Come misurare il cloro in piscina Acido cianurico

1. Cloro per piscine: cos'è e a cosa serve?

Il cloro è un elemento chimico, indicato nella tavola periodica con il numero atomico 17 e simbolo CL, molto utilizzato nella depurazione delle acque di acquedotto e come componente disinfettante nella fabbricazione di molti articoli detergenti per la casa e i tessuti (es.candeggina) così come sanificante per l’acqua di piscina. Possiamo tranquillamente dire che la sostanza più utilizzata per quest’ultimo scopo, di gran lunga superiore all’uso di ossigeno, bromo o elettrocloratori a sale, sia proprio il cloro. Elemento principe nella sanificazione delle piscine è facile da usare, stabile e relativamente economico.

2. Formati Cloro per Piscina

Per sanificare l’acqua di piscina il cloro si presenta sotto varie forme:

Qual è la differenza rispetto alle varie tipologie di cloro presenti sul mercato?

Il principio attivo è sempre lo stesso, mentre cambiano le concentrazioni e le modalità di utilizzo.

  • Generalmente il cloro destinato a clorazioni shock (quando si ricerca un effetto immediato) è chiamato dicloro e si presenta in forma granulare.
  • Il cloro a lento discioglimento, destinato alla manutenzione ordinaria della piscina è chiamato tricloro e si presenta sotto forma di pastiglie da 200 g o 250 g.
  • Il cloro liquido viene fornito in taniche da collegare a pompe dosatrici che, in modo automatico, in base a parametri prestabiliti, pompano il cloro direttamente nell’acqua di piscina.

3. Clorazione shock con Dicloro

Il dicloro ha un contenuto di cloro utile al 55/56%, presente quasi esclusivamente in forma granulare, è utilizzato per la sua rapida ed elevata solubilità per tutti i trattamenti che richiedono un innalzamento rapido della concentrazione di cloro, viene infatti chiamato anche cloro shock.

Si utilizza quando l’acqua ha un basso contenuto di cloro e, conseguentemente, sta peggiorando in limpidezza oppure si sono già formate delle alghe. L’utilizzo di una dose importante di Dicloro può aiutare a ripristinare la brillantezza dell’acqua nel giro di poche ore (se il pH è equilibrato e l’impianto di filtrazione funziona correttamente). In questi casi, però, è sconsigliato bagnarsi finchè il livello di cloro non abbia raggiunto il livello ideale di 1,5 PPM (parti per milione).

4. Clorazione con tricloro

Il tricloro ha generalmente un contenuto di cloro utile al 90%.  Si presenta in forma granulare ma soprattutto in pastiglie da 200 g o 250 g . Le pastiglie si sciolgono lentamente e questo le rende perfette per essere inserite nel cestello dello skimmer o in un dosatore, affinchè, sciogliendosi, rilascino la quantità di cloro utile per il mantenimento della piscina in perfette condizioni per diversi giorni.

Vuoi una clorazione costante e più rispettosa della salute?

Sotto il brand CTX Professional sono disponibili speciali pastiglie prive di acido borico che rispettano la salute dei bagnanti e garantiscono la massima efficacia di pulizia: CTX-370SB ClorLent.

Acido borico?

L’acido borico, presente nella maggior parte delle pastiglie di tricloro, è potenzialmente dannoso per la salute, per questo è stata realizzata una versione priva di questo acido in alcuni formati di tricloro CTX Professional.

Le nostre pastiglie senza acido borico hanno una formula brevettata, che risulta essere ancora di più lenta dissoluzione, quindi, a parità di contenuto di cloro, durano per più giorni ed è quindi più conveniente.

5. Quanto cloro deve esserci in piscina?

La quantità di cloro consigliata per le piscine residenziali è fra 1 PPM (parti per milione) e 3 PPM (pari per milione).In generale si consiglia di avere un valore di 1 PPM-1,5 PPM di cloro (comunque di stare sempre sotto i 2 PPM) e questo per evitare irritazioni a occhi, mucose e pelli delicate. Nelle piscine pubbliche la concentrazione di cloro deve essere compresa tra 0,7 e 1,5 PPM che resta anche il dosaggio ottimale anche per le piscine private, sebbene sia poi difficile mantenere l’acqua sempre cristallina con dosaggi così limitati, soprattutto in presenza di temperature elevate, molti bagnanti o sporcizia che entra in piscina. Ovviamente un dosaggio automatico del cloro tramite pompa dosatrice di cloro liquido o tramite elettrolisi del sale, permette un dosaggio automatico, continuo ed equilibrato senza necessità di continue misurazioni del livello di cloro.

6. Come misurare il cloro in piscina

La quantità di cloro presente in piscina (cloro libero) può essere misurata con diversi sistemi. Dai classici kit reagenti in gocce, passando per le strisce di analisi fino a sistemi più affidabili come blue connect o ai fotometri.

La misurazione quasi quotidiana del livello di cloro è necessaria, soprattutto in presenza di alte temperature, per non rischiare che il livello di cloro diminuisca sensibilmente andando a provocare la torbidità dell’acqua e la conseguente formazione di alghe.

7. Acido cianurico

Dicloro e Tricloro contengono acido cianurico, una sostanza che protegge il cloro dalla degradazione da parte dei raggi UV permettendone un’azione più prolungata in piscina. Ovviamente nelle pastiglie di tricloro è presente una quantità maggiore di prodotto stabilizzante, permettendo una stabilità maggiore del tricloro rispetto al dicloro, il quale si degrada molto velocemente ai raggi del sole ma ha un’azione più efficace nel breve periodo.